Il corpo dimenticato, ritrovato, ferito, tagliato, spezzato, umiliato, deriso, odiato o osannato, denudato o rivestito, energico o stanco. Il corpo che attrae o respinge, che eccita o disgusta. Il corpo anatomico e il corpo sociale. In ogni caso, il palinsesto che esprime o cela paure, aspettative, ansie, sogni, occasioni mancate, fallimenti passati e possibilità future. Il corpo che facciamo fatica ad ascoltare e ancor più a raccontare. Il corpo scisso, trattato come una macchina che deve sempre funzionare alla massima potenza, e il corpo tutto intero, nel quale riconosciamo l’umanità: la nostra e quella altrui.
Dove la tecnologia, l’esposizione al trauma, la fragilità delle relazioni sembrano prendersi il presente, ascoltare il corpo e frequentare lo spazio psichico della soglia possono essere modalità fertili per immaginare la speranza.
L'evento aprirà il ciclo di incontri "Alfabeto della Speranza", organizzato in collaborazione con Fondazione MIA
Vittorio Lingiardi è psichiatra, psicoanalista e docente presso la Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma. Tra le sue pubblicazioni più recenti, “Arcipelago N. variazioni sul narcisismo” (2021), “L’ombelico del sogno. Un viaggio onirico” (2023), e “Corpo, umano” (2024), tutti editi da Einaudi.
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