La vita dell'umanità nella Bibbia si snoda tra il giardino della Creazione e la Città Celeste verso cui mira l'Apocalisse. Se il giardino è il dono creato da Dio, la città è il prodotto dell'umanità.
Nella stessa Genesi i due spazi entrano in dialogo e sono luoghi di tensioni: il giardino è il luogo del dono, della consegna e della cura e del confronto serrato tra Dio e l'uomo, Babele invece racconta il desiderio di una torre che tocchi il cielo, di dominio dell'uomo su tutto ciò che lo circonda con il desiderio di immortalità, uniformità culturale e potere.
Il movimento escatologico verso la città celeste, dalla creazione alla redenzione, dalla promessa al compimento, accompagna l'Antico Testamento e sfocia nel libro dell'Apocalisse dove la Gerusalemme celeste è l'orizzonte ultimo: la città che dovrebbe incarnare il nuovo ordine delle cose.
Lucia Vantini, filosofa e teologa, insegna Filosofia della religione e Teologia fondamentale presso l’ISSR San Pietro martire di Verona.
La sua ricerca incrocia filosofia della religione e teologie contemporanee, con una particolare attenzione al pensiero della differenza sessuale e di genere approfonditi rispettivamente nella comunità filosofica Diotima e nel Coordinamento delle Teologhe Italiane, di cui è stata presidente dal 2021 al 2024.