Le montagne furono sacre un tempo, ma non oggi.
Gerusalemme per sopravvivere in queste pianure di morte
deve diventare interiore, deve diventare midollo.
Lunedì 4 dicembre, alle ore 20.45 presso la Chiesa di Santo Spirito a Bergamo, "La Gerusalemme interiore", una cantata ebraica con Michele Gazich.
Non una Gerusalemme da conquistare, ma una Gerusalemme Interiore. Una composizione intima e personale, il lavoro di una vita per il compositore.
Dopo averne suonato dei frammenti allo storico Ghetto di Venezia lo scorso febbraio, a Roma in maggio e a Gerusalemme a giugno, prima nazionale a Bergamo con Giovanna Famulari e Marco Lamberti.
