Appassionati al presente

"Dunque c'è la luce"

Conta vivere. E a volte bisogna osare, fare tentativi, attivare processi e percorsi senza l'angoscia di risultati per forza controllabili e garantiti. 

Il mondo vitale nel quale siamo inseriti, del quale siamo attori e simultaneamente custodi, muta. Spesso abbiamo la percezione che tutto stia volgendo alla distruzione: il cambiamento climatico, le disuguaglianze crescenti, l'erosione della partecipazione, lo sviluppo economico a corrente alternata nei paesi del mondo, le guerre che imperversano e irrigidiscono i rapporti internazionali.

Viene da pensare che le alternative siano due: per usare le parole di Niccolò Fabi, o un bell'asteroide e si riparte da zero o una somma di piccole cose. Forse bastano pochi passi, un volo a corto raggio, per ripartire da ciò che già c’è e andare avanti. Forse occorre semplicemente tornare ad appassionarci al presente, a ciò che abbiamo fragilmente tra le mani, e avere il coraggio di investire su ciò che ancora nemmeno immaginiamo. Se è vero che non tutto è sotto il nostro controllo, è anche vero che possiamo renderci docili alle metamorfosi, contribuendo con le nostre parole e i nostri gesti a creare qualcosa di più grande di noi.

I coraggiosi agiscono malgrado: nonostante i pericoli e le difficoltà che potrebbero indurci a rinunciare, a porci già come sconfitti, dobbiamo avere il coraggio di fidarci, e nella fiducia agire. Non una rivalsa, non una conquista, forse una responsabilità leggera sentita come collettiva.