Le vicende di ogni giorno chiedono la presa in carico dei temi femministi: dalle disuguaglianze sul lavoro, alla violenza di genere alle scelte personali. Negli ultimi anni il femminismo è tornato a essere un fenomeno di massa, colorando di rosa i simboli dell'emancipazione femminile e delle nobili cause a essa associate. Spesso però sotto questo colore si nascondono operazioni opache e interrogativi evasi. Un femminismo addomesticato, affine agli interessi di politici e aziende, è davvero femminismo? Ma soprattutto questa versione mainstream è una variante del femminismo o una strategia del capitalismo? E soprattutto siamo consapevoli dei termini che utilizziamo, dell’eredità che raccogliamo dal pensiero femminista?
Alcune linee guida non solo per conoscere e comprendere il pensiero femminista e la sua evoluzione nel tempo (in Italia in particolare), ma anche per permettere a chi ascolta di prendere consapevolezza di come questo movimento sia in dialogo vivo con l’oggi e sia fondamentale per l’emancipazione dell’intera società.
Jennifer Guerra è scrittrice e giornalista. I suoi articoli sono apparsi su «La Stampa», «Sette», «L'Espresso» e «The Vision». È autrice di Il corpo elettrico. Il desiderio nel femminismo che verrà (Tlon 2020), Il capitale amoroso. Manifesto per un eros politico e rivoluzionario (Bompiani 2021) e Un'altra donna (Utet 2023). Per Einaudi ha pubblicato Il femminismo non è un brand (2024).