I Circoli di R-esistenza sono circoli di uomini e donne, sparsi sul territorio bergamasco, che si ritrovano quattro volte l'anno per leggere e riflettere insieme intorno a un testo appositamente redatto da autori amici di Molte Fedi.
Tutti coloro che si iscrivono ricevono una copia del libro scelto e hanno la possibilità di partecipare all'incontro con gli autori riservato ai soli membri dei Circoli.
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Circoli
Persone ogni anno
Comuni coinvolti
di Lidia Maggi e Leonardo Lenzi
Il libro dell’edizione 2023
In questo libro Leonardo Lenzi, prete ortodosso presso una comunità russa con anche fedeli ucraini e con una decennale esperienza di mediazione, prova ad offrire vie inedite addentrandosi nelle domande, nelle grida, nelle dinamiche tra vittime e colpevoli, consapevole che ogni conflitto comporta un confronto e forse un incontro con la dimensione del male.
Il suo itinerario continua incalzato dal contributo di Lidia Maggi, pastora battista, che sceglie di affrontare il sentiero percorrendo il labile crinale tra la Scrittura e l’esistenza. Gettandosi a capofitto nelle pagine bibliche, l’autrice interpella storie che non rimuovono il lato oscuro della vita, non censurano il male. Lo raccontano. E nel narrarlo lo discutono, lo guardano in faccia, insegnano a riconoscerlo e a dominarlo.
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di Roberto Mancini
Il libro dell'edizione 2022
La nostra pienezza umana include il tempo dedicato al lavoro e il significato che sappiamo dare ad entrambi, tempo e lavoro.
Significare è un’operazione specifica, è interrogarsi sulle parole, sulla loro origine, vuol dire spogliarle di tutte le mistificazioni che ne hanno alterato la forma. Le pagine di questo libro insistono su un’ecologia delle parole, nella necessità di non abboccare lasciandoci trascinare dalle parole-esca.
Le promettenti etichette di “crescita”, “sviluppo sostenibile”, “resilienza”, solo per citarne alcune, spesso vengono piegate a una retorica pericolosa, espressione di una civiltà capitalista dominata dalla forma-potere, che mortifica in primis proprio la dimensione lavorativa.
Mancini ci accompagna nella definizione di una conversione di civiltà, o forse, riprendendo quanto scritto anche nella nostra Costituzione, di una riconversione.
La riflessione del filosofo propone un programma di trasformazione dell’attuale insostenibile mercato del lavoro: il cambio di paradigma personale trova forza nella condivisione e costruzione di un’etica comune, costituzionalmente fondata, democraticamente popolare e ricettiva alle priorità dell’oggi.
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27 luglio 2021