Gli Inti-Illimani sono un famoso gruppo musicale cileno, noto per la sua straordinaria carriera nel campo della musica folk e della musica di protesta, ambasciatori del patrimonio musicale latinoamericano e della world music.
Negli anni '70, durante il governo di Salvador Allende in Cile, il gruppo divenne molto popolare e il loro impegno politico si fece sempre più evidente. Tuttavia, dopo il colpo di Stato del 1973 che portò al potere il dittatore Augusto Pinochet, gli Inti-Illimani furono costretti all'esilio e si trasferirono in Italia e in Francia per più di 15 anni.
Durante questo periodo di esilio, il gruppo mantenne viva la sua musica, denunciando le violazioni dei diritti umani e la repressione politica sotto il regime di Pinochet.
Nel corso degli anni, gli Inti-Illimani hanno affrontato cambiamenti nella formazione, ma hanno continuato a mantenere la loro identità musicale distintiva.
Nel 2004, dopo la fine del regime di Pinochet, il gruppo decise di tornare in Cile, segnando una nuova fase della loro carriera.
Da allora, hanno continuato a registrare album e a esibirsi in tutto il mondo, portando avanti la loro missione di diffondere la musica e la cultura latinoamericana.
Gli Inti-Illimani sono diventati un simbolo della musica latinoamericana impegnata e della difesa dei diritti umani.
CINCUENTA AÑOS, MIL SUEÑOS
Nel 2023 si commemora il cinquantesimo funesto anniversario del colpo di stato in Cile che aprì la stagione delle dittature nell'America Latina. L'11 settembre 1973 il generale Augusto Pinochet portò a termine il golpe che pose fine alla democrazia cilena e, contestualmente, alla vita del presidente democratico Salvador Allende regolarmente eletto tre anni prima e morto durante il bombardamento dei colpisti al palazzo presidenziale di Santiago.
Inti Illimani hanno vissuto 16 anni in Italia esiliati dal regime del dittatore Augusto Pinochet: Il loro canto fu una bandiera per la libertà e la solidarietà con il popolo cileno; ma anche fu la scuola nella formazione e diversificazione delle loro creazioni e una parte essenziale della musica che si è distinta per la sua originalità e universalità, e che mai ha perso l’origine e la radice del suo canto.
Il concerto vuole essere il ricordo di quel golpe e un canto alla libertà.