Umberto Curi e Giovanna Brambilla presentano MF25: la guerra tra arte e filosofia

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Come annunciato, l'edizione 2025 di Molte Fedi s'intitolerà Crash. Un pianeta su cui ricominciare. È su quest'onda che gli ospiti dell'anteprima della rassegna 2025 condivideranno con noi le loro riflessioni: Umberto Curi, professore emerito dell'Università di Padova, e Giovanna Brambilla, storica dell'arte e docente in varie strutture della città di Milano.


L'incontro si terrà l'1 luglio presso l'Abbazia di San Paolo d'Argon. L'obiettivo è la discussione dei contenuti dell'ultimo libro del filosofo, Padre e re. Filosofia della guerra, accompagnata dal commento artistico di Giovanna Brambilla.

Padre e re. Filosofia della guerra e Crash sono il riflesso del sentimento e del volto di un mondo che, per così dire, si sgretola, raggiungendo tra guerre e violenze derive buie. Se il saggio di Umberto Curi si occupa in particolare di rispondere alla domanda sulla causa dell'attuale quadro storico-sociale - individuato come l'Occidente - sicuramente è insieme alla rassegna di Molte Fedi che fa appello alla responsabilità dello stare-nel-mondo, concetto cardine della filosofia di Heidegger. Ciò che sorprende del pensiero di Curi è la sua efficace concretezza, la non ammissione che le idee rimangano idee: la parola d'ordine è agire! In un mondo in cui l'agire nel mondo - ricordiamo che la politica è l'arte dell'agire nella collettività cittadina per eccellenza - appare disfunzionale, al punto che la politica e la valenza delle sue parole vengono schiacciate dalla guerra, negazione fondamentale della parola, è importante la decisione di fare qualcosa di buono. È una responsabilità di tutti.

Il pensiero di Curi è un invito all'indipendenza e alla criticità di pensiero, che sole possono portare ad un allargamento degli orizzonti. Orizzonti su cui sicuramente, con il contributo di tutti, tornerà a sorgere il sole.

Ingresso libero - Prenotazione obbligatoria