Diremo io o noi?

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Diventeremo cosa?
Diremo io o noi? 
E quanto grande il noi
quanto popolato? 
Che delicata mano
ci vuole ora, 
e che passo leggero, e mente
acuta, pensiero spalancato al bene.
                                                                                         
(Adesso, Mariangela Gualtieri)

Sentieri per varcare la notte.



La crisi pandemica che stiamo vivendo non solo ha sconvolto il nostro pianeta, ma è destinata a segnare uno spartiacque tra il prima e quello che verrà dopo. Inizia a delinearsi quale sarà l’effettivo impatto di questa crisi e quali scenari, economici e sociali, si prospettano nei prossimi mesi, ma occorre una seria riflessione su quali siano i rischi e quali le opportunità di questo momento storico per non sprecare l’occasione di un ripensamento globale. La storia ci ricorda, che più è profonda la crisi, più è forte la tentazione di ricercare la salvezza individuale, con il rischio che il “si salvi chi può” si traduca in un “tutti contro tutti”, mentre ci rammenta Papa Francesco che siamo tutti sulla stessa barca e ci si salva solo insieme.

La stagione imprevista che stiamo vivendo ci pone davanti ad un bivio, ci chiede di determinare cosa valga la pena salvare del mondo che conosciamo e cosa è davvero necessario scegliere per costruire il tempo di domani. Quando fitte tenebre oscurano l’orizzonte occorre alzare lo sguardo per immaginare cosa c’è al di là della notte, pensare cose a cui non avevamo mai pensato prima, battere strade inedite, ipotizzare nuovi cammini. Nello scegliere cosa diventare possiamo orientare il pensiero e le nostre azioni in direzione del bene. Possiamo scommettere sulla possibilità, per l’uomo, di resistere alla tentazione di chiudersi e considerarsi invece parte di un’unica umanità sulla stessa terra che è bene di tutti. Di tutti noi.

Scarica il libretto dell'edizione 2021 di Molte Fedi

Per la grafica dell’edizione 2021, Molte Fedi sotto lo stesso cielo ha scelto di collaborare con il Laboratorio Tantemani, il progetto non profit della Cooperativa Sociale Patronato San Vincenzo che offre spazi formativi e creativi a persone con disabilità o che vivono momenti di fragilità. I disegni sono stati realizzati dai ragazzi del laboratorio. L’artwork di copertina è stato composto da Camillo Quadraroli. Impaginazione grafica a cura di Daniel Agnelli.