Una voce da Istanbul

Orhan Pamuk con Marco Ansaldo

Una conversazione con Marco Ansaldo, giornalista e consulente scientifico per Limes, sul nuovo progetto editoriale dell'autore.

Orhan Pamuk (Istanbul,1952) è tra i maggiori romanzieri turchi contemporanei, oltreché il più letto in assoluto. I suoi romanzi, tradotti in più di quaranta lingue, sono spesso sospesi tra il fiabesco ed il reale e rispecchiano la Turchia di ieri e di oggi. Tema ricorrente fin dai suoi primi lavori è il rapporto problematico e conflittuale tra Oriente e Occidente. 


In Turchia Pamuk è stato oggetto di persecuzioni e di episodi di censura per le sue posizioni sul genocidio degli Armeni e dei Curdi e per essersi schierato in difesa dello scrittore Salman Rushdie.


Nel 2006 è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura per aver saputo trovare «nuovi simboli dello scontro e dell’interrelazione tra culture».

Ricordi di montagne lontane (Einaudi, 2023)

«Non pubblicare cose troppo personali… scrivi sul paesaggio!» annota Orhan Pamuk nel 2019 tra i suoi appunti. È un consiglio per il suo nuovo progetto editoriale di pubblicare una selezione delle pagine dei taccuini su cui, da oltre dieci anni, scrive e disegna quotidianamente. Ai fogli di questi piccoli quaderni personali l’autore affida il racconto degli avvenimenti della giornata, consegna le riflessioni piú sincere su attualità e politica, restituisce le emozioni e le sensazioni che il mondo offre con i suoi paesaggi, quando agli occhi si mostra «il nostro vero posto nell’universo». Una notte insonne in preda alle preoccupazioni per l’allestimento del Museo dell’innocenza, i soggiorni in India, le passeggiate in una Istanbul familiare che è però inesauribile fonte di meraviglia, l’insegnamento negli Stati Uniti, o ancora la fascinazione per l’Italia. E poi lo sgomento nel leggere certe notizie che arrivano dalla Turchia, le tensioni politiche, le minacce, il desiderio di esprimersi liberamente accompagnato dai timori sul destino della propria patria. Ma anche la gioia di nuotare nell’immensità del mare fantasticando sulle storie da scrivere, o la felicità nel contemplare le montagne lontane da una finestra, un aereo, in un dipinto, dagli abissi di un sogno. Qui, attraverso le magnifiche illustrazioni che accompagnano le parole, Pamuk rivela il suo eccezionale talento artistico. Da giovane, infatti, voleva diventare un pittore, passione che ha messo da parte per dedicarsi alla forte vocazione per la scrittura. Il filo conduttore che, ora sotterraneo ora cristallino, si snoda tra testi e immagini e attraversa gli eventi, gli incontri, i pensieri è sempre il processo, delicato eppure inarrestabile, della creazione letteraria. I taccuini rappresentano cosí un vero e proprio laboratorio in cui immaginare trame e studiarne l’architettura, in un dialogo perpetuo con i personaggi dei libri che verranno. Nel corso degli anni l’autore continua a riprendere, completare, riempire di schizzi le pagine rimaste in bianco, dando vita a uno straordinario intreccio in cui sfumano spazi e tempi nella dolce, onirica malinconia dell’esperienza vissuta che diventa ricordo.


Marco Ansaldo è esperto di Turchia, questione curda, Nord Iraq, Cipro, Medio Oriente e Vaticano. Consigliere scientifico della rivista di geopolitica Limes, collabora con il settimanale tedesco Die Zeit e in passato è stato corrispondente e inviato speciale di Repubblica. È consulente per LA7, Rai Radio 3 e Rai 3. Ha fondato il foro di dialogo governativo fra Italia e Turchia.

Data

18 Novembre 2023

Ora di inizio

10:45

Luogo

Aula Magna Sant'Agostino

Prenotazioni Card

Dal 27/10/2023

Prenotazioni per tutti

Dal 03/11/2023