«Cerco di ritrarre non Montale ma la “montalità”, l’aspetto fisico e insieme il pensiero»
«Quello che soprattutto non vogliamo fare è fatica, mentale e fisica» (ammesso che la distinzione abbia un senso, perché la fatica mentale è anche fatica fisica). E invece «la fatica premia», costruisce, comporta una forma di piacere. Cosa di cui bisognerebbe dare testimonianza ed esempio ai giovani. E lui, Tullio Pericoli, protagonista dell’incontro di lunedì sera alla chiesa di San Michele al Pozzo bianco (bellissima e strapiena), per il ricco calendario di Molte fedi, di fatica, con il pensiero e con la mano, si sente che ne ha fatta tanta, dalla densità, persuasività, autenticità, profondità di quello che dice.
L'articolo di Vincenzo Guercio per l'Eco di Bergamo di mercoledì 13 settembre