Immaginiamoci una sera, in una di quelle capanne dello zio Tom. È lì che quando il duro lavoro delle piantagioni era finito ci si metteva a raccontare storie. A volte si parlava anche di Gesù e di quello strano libro che gli uomini e le donne chiamavano The Bible. E da quel confuso e frammischiato narrare partiva un botta e risposta tra chi guidava la narrazione e chi ascoltava, che proseguiva la mattina dopo nei campi.
Una musica nata dall’incontro-scontro tra due culture: quella africana e quella dell’uomo bianco emigrato in un nuovo continente. Una fusione di ritmi e melodie della nativa Africa con ciò che gli schiavi mutuarono dall’uomo bianco.
Con Walter Gatti, giornalista e critico musicale.