L'Eco di Bergamo presenta l'edizione 2023

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30 giugno 2023
Vincenzo Guercio
L'Eco di Bergamo

 

«Dunque c’è la luce. Appassionati al presente». Il titolo della prossima edizione di «Molte Fedi sotto lo stesso cielo», ricco calendario di incontri, conferenze, spettacoli, proiezioni di film, dal 4 settembre al 4 dicembre, riprende l’incipit di una poesia di Chandra Livia Candiani (che sarà ospite della manifestazione giovedì 2 novembre, all’Abbazia di Sant’Egidio in Fontanella). Una poesia che è un atto di speranza, di constatazione di un bene tuttavia presente e attivo, nel disegno ancestrale dell’essere, in un moto circolare che dalla luce torna alla luce: «Dunque c’è la luce/ e ogni foglia è attaccata al ramo/ con esatto amore/ e ogni foglia in orario/ lascia il ramo/ con audace resa».

«Nel titolo», spiega Daniele Rocchetti, presidente delle Acli Bergamo, che promuove l’iniziativa, «c’è il nostro intento: in questa stagione segnata da affanni e turbamenti noi vogliamo scommettere sui pertugi di luce che sono dentro le vite, dentro le storie delle persone e della comunità bergamasca. In questo tempo di disincanto, di rassegnazione spesso cinica e impotente diciamo che bisogna appassionarsi alla realtà, aver cura del presente, costruire l’umano: l’unica chance per vivere al meglio la nostra condizione».

L’edizione, il cui calendario è da ieri on-line, quest’anno «si arricchisce di ospiti internazionali di grande valore», come alcuni scrittori di fama planetaria. Il 18 settembre, «per la prima volta a Molte fedi», pochissimi giorni dopo l’uscita del libro in Italia (Editore E/o, 6 settembre) Éric-Emmanuel Schmitt presenterà, con Roberto Righetto, il suo «La sfida di Gerusalemme». Il 29 settembre lo svedese Björn Larsson (con Alessandro Zaccuri, Spazio eventi Daste). L’israeliano David Grossman «torna a trovarci il 25 ottobre (incontro riservato ai possessori di Mf card); e, certo non ultimo, «il premio Nobel Orhan Pamuk» (18/11), in dialogo con Marco Ansaldo. 

Altro ospite d’eccezione: «I disegni ci sono stati regalati da Tullio Pericoli», che incontrerà il pubblico l’11 settembre, ore 20.45, a San Michele al Pozzo Bianco. Domenica 17, a 50 anni dal golpe cileno», concerto degli Inti-Illimani al Teatro Serassi di Villa d’Almè: «Histórico. Cincuenta años, mil sueños» (25 €, ore 21). «Il Premio Costruttori di Ponti», ricorda infine Rocchetti, sarà assegnato mercoledì 18 ottobre (Aula Magna in Sant’Agostino, 20,45) allo scrittore e giornalista triestino Paolo Rumiz: «ci ha insegnato ad attraversare i confini e a riconoscere le differenze, ma, insieme, a scoprire le molte cose che abbiamo in comune».