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Tra i banchi della Scuola media di Casnigo, quelli del carcere o nelle aule della nostra Università di Bergamo, Ivo Lizzola è stato per tutta la vita un maestro. Maestro è infatti chi cammina tra i discepoli e li avvolge nel suo entusiasmo e nella sua cura, chi sa stare anche nell’ombra, a osservare, e ha l’attenzione di creare un ambiente formativo inclusivo, dove tutti educano tutti.
Ivo - in questo lungo dialogo con Lara Bortolai - ripercorre alcune scelte e metodi intrapresi, tracciando nel contempo linee per leggere in profondità la trasformazione sociale dei nostri territori. Guarda infine al presente e al futuro prossimo, alle nuove domande a cui i maestri non si possono sottrarre; per Ivo “la scuola è un attendamento dentro una traversata” e la sfida è proprio restare nelle faglie, dentro le storie più fragili, perché è lì che si può continuare a dire la vita.
IVO LIZZOLA
Ranica, 1954. Laureato in Filosofia, è stato insegnante e Presidente provinciale delle Acli bergamasche. Ha sviluppato attività formative e sociali nel campo delle politiche giovanili e nelle aree della marginalità, della cura, dell’esecuzione penale e della Restorative Justice. È stato docente di Pedagogia sociale e Pedagogia della marginalità e del conflitto presso l’Università degli Studi di Bergamo. Tra le sue pubblicazioni: Aver cura della vita (Città Aperta, 2002), Oltre la pena (Castelvecchi, 2020), In tempo d’esodo (Città Nuova, 2023), Il lavoro nelle comunità (Castelvecchi, 2023). Per la Collana “I libri di Molte Fedi” ha pubblicato Sull’Educare. Omaggio a don Milani (2022).